
Solare termico a concentrazione
Un’idea Made in Italy supportata da Eni
Tutti conoscono la leggenda che narra di Archimede che nel 212 a.C. per difendere Siracusa dalla flotta romana che la stava assediando, dispose centinaia di soldati lungo la costa i quali, con i propri scudi riflettenti in bronzo levigato, orientarono i raggi del sole sulle navi romane incendiandole.
Dal mito alla realtà
Insomma, potremmo parlare del primo impiego di solare termico a concentrazione…
Tra mito e leggenda è nata l’idea tutta italiana di utilizzare la stessa soluzione per produrre energia termica: Il Nobel italiano Carlo Rubbia nel 2010 realizzò la centrale solare termodinamica “Archimede” a Priolo Gargallo (SR). Si tratta di una Centrale Solare costituita da trentamila metri quadri di specchi parabolici che concentrano i raggi solari nel loro fuoco geometrico, in cui passano oltre cinque chilometri di tubi ricevitori. All’interno di questi ultimi scorre il fluido termovettore che viene portato ad alta temperatura (fino a 550°C) dai raggi concentrati. Vengono utilizzate particolari miscele di sali fusi che ad alta temperatura diventano liquidi. Questi sali, necessari per il riscaldamento degli impianti, vengono pompati dentro uno scambiatore di calore in cui l’acqua arriva ad ebollizione. Il vapore prodotto consente il movimento delle turbine che, di conseguenza, producono energia elettrica.

A differenza del fotovoltaico, che trasforma direttamente i fotoni in elettroni, il solare termodinamico sfrutta il calore del sole, concentrato tramite specchi, per portare dei sali speciali a temperature abbastanza elevate da produrre vapore in appositi scambiatori, per far quindi girare delle turbine convenzionali.
In questo modo, grazie all’accumulo di calore raccolto durante il giorno all’interno di grandi serbatoi coibentati, il solare termico a concentrazione può operare efficacemente anche di notte. Viceversa, un impianto fotovoltaico può funzionare solo di giorno, a meno di non utilizzare appositi gruppi di batterie. Inoltre, il solare termodinamico a concentrazione riesce a generare potenze superiori in termini di elettricità e registra un minor calo di performance rispetto al fotovoltaico in caso di alte temperature.
Fonti
http://www.genitronsviluppo.com/2018/04/06/solare-termico-concentrazione-eni/
Centro Ricerche Eni per l’Energia Rinnovabile e l’Ambiente di Novara