
L’agro-fotovoltaico conviene con un clima sempre più caldo
Un team di scienziati dell’Università dell’Arizona dimostra come la combinazione di pannelli solari e coltivazioni possa creare una relazione reciprocamente vantaggiosa
I sistemi alimentari, energetici e idrici sono estremamente vulnerabili ai cambiamenti climatici.
Per risolvere questo problema, un gruppo di scienziati dell’Università dell’Arizona ha cercato di definire i benefici pratici che attaraverso l’agro-fotovoltaico si possono ottenere in tutti e tre i campi sopracitati.
Con il termine “agrofotovoltaico”, si dfinisce una sorta di ibrido tra agricoltura locale e infrastruttura fotovoltaica, in grado di sfruttare il potenziale solare senza sottrarre terra utile alla coltivazione e quindi alla produzione alimentare.
Non si tratta di un concetto nuovo, ma il gruppo statunitense ha adottato un nuovo approccio per valutare i vantaggi – in termini di risorse idriche risparmiate, energia generata e cibo prodotto – che tale tecnica consente.
I ricercatori hanno realizzato un impianto sperimentale e monitorato le condizioni microclimatiche, la temperatura dei pannelli solari, l’umidità del suolo e l’utilizzo dell’acqua di irrigazione, assieme alla funzione ecofisiologica delle piante.
Ma quali benefici porta?
«L’ambiente sotto i moduli è molto più fresco in estate e rimane più caldo in inverno. Ciò non solo riduce i tassi di evaporazione delle acque di irrigazione nei mesi estivi, ma significa anche minore stress per le piante», afferma il professor Greg Barron-Gafford alla guida del progetto.
Per approfondire: http://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/agro-fotovoltaico-conviene/
Fonte: Rinnovabili .it