
In Giordania scuole e moschee diventano centrali fotovoltaiche
In Giordania (10,5 milioni di abitanti), scuole e moschee investono su fotovoltaico per produrre energia elettrica, quella in eccesso viene venduta alla rete. Obiettivo diventare carbon neutral entro il 2050.
In Giordania, quasi tutte le moschee e molte scuole del Paese hanno investito in impianti a energia solare. I tanti tetti coperti con pannelli solari fotovoltaici stanno contribuendo ad abbassare le emissioni di CO2 e, allo stesso tempo, permettono a queste strutture di vendere l’energia rinnovabile non utilizzata e avere così nuove risorse economiche da investire nella scuola.
La sfida è estendere l’energia pulita a tutti
Secondo la Banca Mondiale, la Giordania importa quasi il 96% della sua energia sotto forma di combustibili fossili dai Paesi del vicino Medio Oriente. Il Governo, però, si è impegnato a modificare le cose e ridurre del 40% entro il 2030 le emissioni di gas serra.
L’obbiettivo è di arrivare entro il 2022 a generare autonomamente il 20% del fabbisogno energetico del Paese, attraverso fonti rinnovabili.
All’inizio del 2018, la Abu Dhabi Future Energy Company ha investito 188 milioni di dollari per finanziare lo sviluppo del più grande impianto solare della Giordania che dovrebbe essere in funzione a partire dalla prima metà del 2020. L’impianto fornirà energia a circa 110mila abitazioni eliminando così dall’atmosfera 360mila tonnellate di anidride carbonica l’anno.
Amman punta a raggiungere le emissioni zero entro il 2050
L’installazione di pannelli solari nella moschea di Ta’la Al-Ali ad Amman, sta rendendo le emissioni di carbonio dell’edificio prossime allo zero e come questa, molte altre moschee e tanti altri edifici cittadini stanno passando alle rinnovabili con l’obiettivo difar diventare Amman (5 milioni di abitanti) una città ad emissioni zero entro il 2050.
Luoghi di culto in prima fila per limitare le emissioni di CO2
Il progetto per rendere le moschee nelle città del Paese più ecologiche è iniziato nel 2014 grazie al ministero degli Affari religiosi. Nel corso degli anni, l’operazione si è estesa anche ad altri edifici cittadini come le scuole. Il progetto delle moschee green ha avuto successo, tanto che oggi quasi tutte le moschee in Giordania coprono il 100 per cento del loro fabbisogno energetico con fonti rinnovabili e molte stanno addirittura vendendo l’energia in eccesso alla rete nazionale.
Educare giovani e famiglie alla lotta ai cambiamenti climatici
Anche le scuole, in particolare ad Amman, stanno cercando di diventare più green. Nella capitale circa cento istituti stanno investendo nell’energia rinnovabile.
La scuola Al-Hoffaz, una delle prime a utilizzare il solare nel 2013, oggi utilizza energia per il 95% proveniente da fonti rinnovabili; pannelli fotovoltaici coprono il campo da basket, il parcheggio degli insegnanti e gran parte del tetto, inoltre sta utilizzando impianti solari termici per la produzione di acqua calda.
Un passaggio importante è stato quello di introdurretra gli studenti l’educazione ambientale in modo da far crescere la loro consapevolezza sui temi dell’energia e dell’ambiente. Sono stati organizzati incontri di sensibilizzazione per studenti, genitori e insegnanti per far comprendere i vantaggi che derivano dall’uso delle energie rinnovabili e da un comportamento più rispettoso dell’ambiante.
Tratto da un articolo di Cecilia Bergamasco per lifegate.it
https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/giordania-scuole-moschee-green