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Gli incentivi del Conto Termico

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Gli incentivi del Conto Termico

Come funzionano

Gli incentivi sono regolati da contratti di diritto privato tra il GSE e il Soggetto Responsabile. Gli incentivi sono corrisposti dal GSE nella forma di rate annuali costanti della durata compresa tra 2 e 5 anni, a seconda della tipologia di intervento e della sua dimensione, oppure in un’unica soluzione, nel caso in cui l’ammontare dell’incentivo non superi i 5.000 euro.

Per ciascuna tipologia di intervento sono definite le spese ammissibili, ai fini del calcolo del contributo, nonché i massimali di costo e il valore dell’incentivo. 

Gli incentivi del Conto Termico non sono cumulabili con altri incentivi statali, fatti salvi i fondi di rotazione, i fondi di garanzia e i contributi in conto interesse. 

Quali sono gli interventi incentivabili

1. Efficientamento dell’involucro

  • coibentazione pareti e coperture;
  • sostituzione serramenti;
  • installazione schermature solari;
  • trasformazione degli edifici esistenti in “nZEB”;
  • illuminazione d’interni;
  • tecnologie di building automation.

2. Sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza come le caldaie a condensazione.

3. Interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza

4. Sostituzione di impianti esistenti con generatori alimentati a fonti rinnovabili:

  • pompe di calore, per climatizzazione anche combinata per acqua calda sanitaria;
  • caldaie, stufe e termocamini a biomassa;
  • sistemi ibridi a pompe di calore.

5. Installazione di impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo.

Gli interventi devono essere realizzati utilizzando esclusivamente apparecchi e componenti di nuova costruzione e devono essere correttamente dimensionati in funzione dei reali fabbisogni di energia termica.

La copertura

Le percentuali di copertura previste variano in funzione degli interventi previsti:

  1. fino al 65% della spesa sostenuta per gli “Edifici a energia quasi zero” (nZEB);
  2. fino al 40% per gli interventi di isolamento di muri e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate, per l’installazione di schermature solari, l’illuminazione di interni, le tecnologie di building automation, le caldaie a condensazione;
  3. fino al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F (Pianura Padana e principali catene montuose italiane);
  4. fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico, ecc.);
  5. fino al 65% per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici;
  6. il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati, con le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.