
Celle fotovoltaiche dagli scarti della vinificazione
CHEERS è un progetto inedito che ha come obiettivo identificare soluzioni innovative di energia rinnovabile, attraverso il recupero e la valorizzazione degli scarti del vino.
La partnership
Il progetto nasce dalla partnership tra l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’azienda enologica Serena Wines 1881 di Conegliano Veneto, l’Università degli Studi di Udine e la Universidad de Málaga ed è stato finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Fondo Sociale Europeo, gestito dalla Regione del Veneto.
«Alla base del progetto CHEERS – spiega la professoressa Elisa Moretti, responsabile del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi di Ca’ Foscari e responsabile scientifica del progetto – vi è l’idea di recuperare la feccia ottenuta dalla lavorazione e chiarificazione dei vini, valorizzando tale rifiuto da smaltire e impiegandolo per la costruzione di celle fotovoltaiche a colorante organico, le cosiddette celle di Grätzel.
Coma funziona
Il colorante (che viene estratto dagli scarti del processo di vinificazione) cattura la luce solare iniettando elettroni al semiconduttore, costituito da nanoparticelle di biossido di titanio poroso. L’elettrone generato è in grado di percorrere il circuito esterno, producendo corrente elettrica rinnovabile e sostenibile. Questo tipo di cella solare […] rappresenta un’alternativa ai sistemi tradizionali (celle al silicio) sia per vantaggio economico, sia per metodologie costruttive eco-friendly, che permettono un riciclo a basso impatto ambientale, sia per l’efficienza di conversione energetica in caso di clima nuvoloso o illuminazione artificiale».
Da un articolo di Mariella Caruso per wisesociety.it
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